Grande
Oriente d'Italia
Rituale del Primo Grado
La
Loggia di Apprendista Libero Muratore è composta di tre «appartamenti»: il
Gabinetto di riflessione, la Sala dei Passi Perduti, il Tempio. (La descrizione
del G. di riflessione si trova a pag. 23 nel Rituale di Iniziazione al Grado di
Apprendista L.M.).
La
Sala dei Passi Perduti non ha una sua particolare decorazione: in essa si apre
la porta del Tempio e ad una sua parete è esposta la Bolla di Fondazione della
Loggia.
Il
Tempio è una sala rettangolare con un'unica apertura, la porta d'ingresso,
simbolicamente o realmente situata ad Occidente. Ai due lati di essa, due
Colonne: quella di sinistra, entrando, ha incisa la lettera B, è in stile
dorico ed è sormontata da un globo terrestre; quella di destra ha incisa la
lettera J, è in stile ionico ed è sormontata da tre melagrane semiaperte. La
volta azzurra, cosparsa di stelle (meglio se queste compongono le dodici
costellazioni) ed è sostenuta da dodici Colonne, sei a Settentrione e sei a
Mezzogiorno.
Fra
ogni Colonna i segni dello Zodiaco, in corrispondenza delle costellazioni del
soffitto, sei sulla parete del Settentrione (Ariete, Toro, Gemelli, Cancro,
Leone, Vergine) e sei sulla parete del Meridione (Bilancia, Scorpione,
Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci). Un cordone rosso corre intorno al
Tempio, formando sette nodi d'amore, il mediano dei quali è al centro della
parete orientale. Le estremità del cordone terminano con nappe legate alle
Colonne J e B. Una parete appare incompiuta.
La
parete zona opposta all'ingresso è la più importante del Tempio ed è
l'Oriente. A quest'ultimo, delimitato in avanti, possibilmente da una balaustra,
si accede mediante QUATTRO scalini: al centro della parete sono posti: il Trono
del Maestro Venerabile e la Cattedra, ai quali si perviene mediante ulteriori
TRE scalini. Sulla Cattedra, quadrangolare, coperta da un drappo azzurro, sono
collocati: un Candelabro a tre luci, una Colonnina corinzia mobile, una candela
su candeliere, il «Testimone» (se esiste una balaustra il «Testimone» va
posto su di essa), un Maglietto, una Spada Fiammeggiante, il Libro della
Costituzione del Grande Oriente d'Italia, il Libro del Regolamento di Loggia,
ove esista.
Il
Trono è sovrastato da un baldacchino in panno azzurro: sulla parete, dietro al
Trono, poco più su della spalliera, è il Delta cioè un triangolo equilatero
illuminabile, sul cui vetro è raffigurato un Occhio destro. La parete è
dominata da una iscrizione a grandi lettere: A\G\D\G\A\D\U\.
In
alto sulla parete, alla destra del Maestro Venerabile, un Sole raggiante; alla
sinistra, una Luna crescente; a destra, inoltre, la statua di Minerva (Sapienza)
e la Bandiera nazionale, a sinistra il Labaro di Loggia. Sempre all'Oriente,
alla destra del Maestro Venerabile, il tavolo dell'Oratore e, alla sinistra,
quello del Segretario.
Prima
dei quattro scalini, al centro, davanti alla Cattedra del Maestro Venerabile,
l'ARA: triangolare, coperta da un drappo azzurro, sulla quale stanno un
Candelabro a sette luci, spento (Menorah), il Libro della Sacra Legge, il
Compasso e la Squadra. Il Trinomio LIBERTà - UGUAGLIANZA - FRATELLANZA è posto
in alto, sulla parete dell'Oriente, sovrastante il Trono del Maestro Venerabile.
In
terra, davanti all'Ara, un cuscino; sono collocati, dal lato degli Apprendisti (Settentrione):
una pietra grezza, un filo a piombo, un maglietto, uno scalpello e dall'altro
lato, a Mezzogiorno, una pietra cubica sormontata da una piramide a base
quadrata; una livella, un regolo ed una leva. Verso il centro, una tavola da
tracciare, una squadra e una cazzuola.
Una
Cattedra quadrangolare su due scalini, per il 1° Sorvegliante, è all'Occidente,
accanto alla porta, a sinistra entrando; sopra di essa un Candelabro a DUE luci,
una Colonnina jonica mobile e un Maglietto. Una Cattedra identica, ma su un solo
scalino, è posta, per il 2° Sorvegliante, alla metà circa della parete del
Mezzogiorno; su di essa un Candelabro ad UNA luce, una Colonnina dorica mobile
ed un Maglietto. Sulla parete dietro al 2° Sorvegliante, la statua di Ercole (Forza);
alla sinistra del 1° Sorvegliante, quella di Venere (Bellezza).
A
Settentrione e a Mezzogiorno, due o più ordini di stalli o di panche e a
diverso livello; in prima fila, a Settentrione, gli Apprendisti; a Mezzogiorno,
i Compagni d'Arte; nelle file dopo le prime, a Settentrione ed a Mezzogiorno, i
Maestri.
La
zona di pavimento del Tempio antistante l'Ara è costituita da un rettangolo,
possibilmente costruito in Sezione Aurea, a scacchi bianchi e neri. Al centro
geometrico del Tempio, fra tre Candelabri disposti a triangolo rettangolo, il
Quadro di Loggia, tracciato o collocato.
Composizione
della Loggia
Una
Loggia è perfettamente costituita e quindi può funzionare se è composta da
almeno SETTE Maestri Liberi Muratori.
I
Dignitari di Loggia sono sei: il MAESTRO VENERABILE che ha per Gioiello una
Squadra e siede all'Oriente; il 1° SORVEGLIANTE, che ha per Gioiello una
Livella e presiede la Colonna del Meridione, il 2° SORVEGLIANTE, che ha per
Gioiello un Filo a Piombo e presiede la Colonna del Settentrione, l'ORATORE, che
ha per Gioiello un Libro aperto con scritto «Statuti dell'Ordine», il
SEGRETARIO, che ha per Gioiello due Penne incrociate, il Tesoriere, che ha per
Gioiello una Chiave.
Ufficiali
di Loggia e loro Gioielli:
Archivista
- due Colombe.
Guardasigilli
- una medaglia con fregio e titolo della Loggia.
Primo
Esperto - una spada.
M°
delle Cerimonie - doppia riga a croce di S. Andrea.
1°
e 2° Diacono - una mano.
Portastendardo
- una banderuola.
Araldo
e Porta Spada - una lancia.
Primo
Architetto - una riga divisa in nove parti.
Architetto
Revisore - un compasso.
Economo
- una borsa legata.
Maestro
di Casa - una cornucopia.
Elemosiniere
- una corona d'Acacia.
Ospitaliere
- un calice.
Copritore
Interno - tre chiavi incrociate.
Ex
Maestro Venerabile - teorema di Pitagora dimostrato.
Gli
Ufficiali occupano i posti indicati nella piantina allegata del Tempio; i non
nominati prendono posto insieme agli altri Maestri.
Vi
sono poi l'Esperto Tegolatore, l'Esperto Preparatore, l'Esperto Terribile, il
Censore e il Copritore Esterno che non hanno particolari segni distintivi. Tutti i
gioielli sono in argento, appesi ad un collare triangolare fatto con un nastro
di seta azzurro bordato di rosso, largo nove
centimetri.
E'
consentita la nomina di un Oratore Aggiunto, di un Segretario Aggiunto e di
altri Ufficiali Aggiunti. Tutte le cariche, tranne quelle dei Dignitari, sono
cumulabili.
L'Apprendista
è cinto da un Grembiule di pelle bianca con la bavetta rialzata; durante i
Lavori tutti i Fratelli indossano un abito scuro, guanti bianchi, camicia e
cravatta.
Le
Logge di vecchia fondazione conservano il loro Labaro, i loro Collari e i loro
Gioielli. Per quelle di nuova fondazione, queste sono le norme per la
realizzazione del Labaro:
A\G\D\G\A\D\U\.
Istruzioni
per il Grado
Età
- Tre Anni.
Ora
di apertura dei Lavori - Mezzogiorno.
Ora
di chiusura dei Lavori -
Mezzanotte.
Batteria
-
(***)
Parola
Sacra - BOAZ
Diritto
alla parola -
Gli Apprendisti non hanno facoltà di parola.
Parola
di passo
L'Apprendista
non ha Parola di Passo.
Richiesto
della Parola Sacra dirà: «Non so leggere né scrivere, so solo compitare,
datemi la prima lettera, io vi darò la seconda». Si compitano in alternativa
con il richiedente le lettere che compongono la Parola Sacra.
Mettersi
all'ordine
Portare
la mano destra distesa orizzontalmente all'altezza della gola, pollice a squadra
all'altezza della giugulare destra e le altre dita unite, gomito destro
all'altezza della spalla; braccio sinistro pendente, mano sinistra distesa, col
pollice a squadra; talloni uniti, piedi a squadra (90°).
Dare
il segno di riconoscimento rituale
Stando
all'Ordine, ritirare la mano destra verso la spalla orizzontalmente, lasciandola
poi ricadere lungo il corpo, descrivendo così una squadra.
Passi
rituali
Stando
all'Ordine e partendo col piede sinistro rivolto ad Oriente, fare tre passi
ricongiungendo i piedi a squadra a ciascun passo, corpo rivolto da Oriente.
Toccamento
Mano
destra con mano destra, tre leggere pressioni esercitate con il pollice sulla
prima falange dell'indice del Fratello richiedente.
Marcia
nel Tempio
È,
sempre, destro-centrica (o «oraria» o «destrorsa») e squadrata.
Ingresso
dei Fratelli nel Tempio dopo l'apertura dei lavori
(Ricevimento
di visitatori, dei ritardatari).
Compiuti
i tre passi dell'Apprendista, dare tre volte il Segno di riconoscimento; il
primo verso il Maestro Venerabile, il secondo verso il 1° Sorvegliante, il
terzo verso il 2° Sorvegliante. Il Segno è ricambiato.
Catena
di Unione
I
Fratelli si portano al centro del Tempio e si dispongono in cerchio intorno
all'Ara, alle tre Luci ed al Quadro di Loggia.
Ogni
Fratello, tolti i guanti, incrocia le braccia sovrapponendo il braccio destro al
sinistro e stringendo le mani dei due Fratelli ai lati. Le punte dei piedi si
debbono vicendevolmente toccare.
Il
Maestro Venerabile si pone con le spalle all'Oriente, apre con opportune parole
la Catena di Unione e la chiude, secondo rito, insieme a tutti i Fratelli,
alzando ed abbassando per tre volte le mani unite, dopo di ciò, la Catena si
scioglie.
Le
spade
Le
spade vanno sempre impugnate con la sinistra.
Modalità
dei Lavori
Durante
i Lavori, il Maestro Venerabile, il 1° Sorvegliante ed il 2° Sorvegliante non
dovranno mai abbandonare il Simbolo del loro comando (il Maglietto). Il Maestro
Venerabile, il 1° e il 2° Sorvegliante impugnano il Maglietto con la mano
destra e lo tengono appoggiato sul cuore; nei casi in cui devono dare la mano
destra, prenderanno il Maglietto con la sinistra portandolo al cuore.
I
Candidati chiamati a prestare la Promessa Solenne lo fanno ponendo la mano
sinistra che regge un compasso chiuso con le punte sul cuore e la mano destra
stesa su Squadra, Compasso e Libro della Legge Sacra. La Colonnina sulla
Cattedra del Maestro Venerabile resta sempre eretta. Il Testimone acceso non
deve mai essere spostato. Per accendere i Candelabri si deve fare ricorso ad un
lucignolo la cui fiamma viene attinta dal Testimone.
Il
Maestro delle Cerimonie, durante le deambulazioni nel Tempio, o comunque quando
non abbia impedimenti, porta un'asta quadrangolare (4 cm x 4 cm x 144 cm),
tenendola con le due mani (destra sulla sinistra) per il centro, leggermente
discosta dal corpo. Se deve dare il segno, l'avvicina di scatto alla parte
sinistra del corpo e poi esegue.
I
due Diaconi, durante la deambulazione nel Tempio, portano ciascuno un'asta
quadrangolare (4 cm x 4 cm x 72 cm), tenendola con la mano sinistra per la parte
terminale ed appoggiandola all'avambraccio.
Ordine
dei Lavori
1°)
- Ingresso rituale del Tempio (Costruzione del Tempio).
2°)
- Apertura dei Lavori.
3°)
- Lettura della Tavola Architettonica tracciata nella precedente Tornata:
osservazioni e votazione.
4°)
- Giustificazione dei Fratelli assenti alla precedente Tornata, con versamento
dell'obolo arretrato. Si fa notare che le giustificazioni devono essere fatte
pervenire direttamente al
Maestro
Venerabile prima della Tornata o, eccezionalmente, in occasione della Tornata
successiva, sempre accompagnate dall'obolo.
5°)
- Ricevimento rituale dei Fratelli visitatori.
6°)
- Riti di Iniziazione o di Affiliazione o aumenti di salario.
7°)
- Lettura, senza commento, di eventuali Balaustre del Gran Maestro da parte del
Maestro Venerabile, con tutti i Fratelli in piedi e all'Ordine.
8°)
- Istruzione del Grado.
9°)
- Lettura e discussione degli argomenti previsti.
10°)
- Esame delle domande di Iniziazione e di Affiliazione; eventuali votazioni
relative.
11°)
- Lettura da parte dell'Oratore di eventuali decreti, circolari e comunicazioni.
Commenti, chiarimenti e discussioni. Si fa notare che il Bollettino del Collegio
Circoscrizionale dei Maestri Venerabili non deve essere letto ma affisso fuori
del Tempio, in apposita bacheca.
12°)
- Proposte per il bene generale dell'Ordine e della Loggia in particolare.
13°)
- Circolazione del Sacco della Beneficenza e del Sacco delle Proposte Tacite.
14°)
- Chiusura dei Lavori.
15°)
- Uscita ordinata dal Tempio.
Ingresso Rituale nel Tempio
I
FRATELLI, PRIMA DELL'INGRESSO NEL TEMPIO, DEBBONO SOSTARE PER QUALCHE MINUTO IN
SILENZIO E MEDITAZIONE NELLA SALA DEI PASSI PERDUTI CHE DEVE ESSERE
OPPORTUNAMENTE OSCURATA.
IL
MAESTRO DELLE CERIMONIE, SU ORDINE DEL MAESTRO VENERABILE (CHE RESTA CON I
DIGNITARI E GLI UFFICIALI ALLA PORTA), SI RECA NEL TEMPIO, PRENDE LO STOPPINO
UNITAMENTE AI MAGLIETTI DEL MAESTRO VENERABILE E DEI SORVEGLIANTI ED ALLA SPADA
DEL COPRITORE INTERNO, CONSEGNA I MAGLIETTI ALLE TRE LUCI DI LOGGIA E LA SPADA
AL COPRITORE INTERNO, FA ACCENDERE AL MAESTRO VENERABILE LO STOPPINO, COL QUALE
TRASMETTE IL FUOCO AL TESTIMONE POSTO SULLA CATTEDRA DEL MAESTRO VENERABILE
ACCANTO ALLA COLONNINA. POI PRENDE LA RIGA, CON ESSA TORNA ALLA PORTA DEL TEMPIO E
BATTE UN COLPO IN TERRA.
M.d.Cer.
Fratelli
Apprendisti, Fratelli Compagni d'Arte, Fratelli Maestri, vi prego di prendere il
vostro posto nel Tempio.
Si
esegue. Secondo l'ordine di chiamata i Fratelli si recano ai loro posti,
rimAnendovi in piedi ed in silenzio, mentre il Maestro Venerabile, i DigNitari e
gli Ufficiali rimangono alla porta del Tempio.
A
questo punto il Maestro delle Cerimonie, seguito nell'ordine dal Maestro
Venerabile, 1° e 2° Sorveglianti, Oratore. Segretario, Tesoriere, Ex Maestro
Venerabile, 1° e 2° Diaconi, Copritore Interno (rimasti fuori dal Tempio),
inizia la «squadratura» partendo da ovest, per maggior precisione -
possibilmente - dal punto (angolo) nord-ovest. Procedendo in senso orario
(destro-centrico), soffermandosi un istante ai punti successivi (angoli
nord-est, sud-est e sud-ovest), che vengono superati ad angolo retto, il corteo
torna al punto nord-ovest di partenza (conclusione della squadratura),
sorpassato il quale, la marcia continua ed il Maestro Venerabile, i Dignitari e
gli Ufficiali, via via che ne pervengono all'altezza, occupano i loro posti,
rimanendovi in piedi.
Quando
tutti i Fratelli hanno raggiunto i loro posti, il Maestro Venerabile indossa il
collare contemporaneamente ai Dignitari ed agli Ufficiali di Loggia.
M.
Ven. Fratelli,
sedete.
Eventuali
Fratelli visItatori, purché non destinati all'Oriente, possono, a giudizio del
Maestro Venerabile, essere introdotti nel Tempio, sia insieme ai Fratelli in piè
di lista, sia insieme ai Fratelli destinati all'Oriente, i quali devono comunque
essere introdotti ritualmente al termine dell'apertura dei Lavori.
Nel
caso in cui l'Officina disponga di locali sufficientemente ampli, l'ingresso nel
Tempio avverrà nell'ordine seguente: Maestro delle Cerimonie, Maestro
Venerabile. 1° Sorvegliante, 2° Sorvegliante, Oratore, Segretario, Tesoriere,
Ex Maestro Venerabile, 1° Diacono, 2° Diacono, Maestri, Compagni d'Arte,
Apprendisti.
Ultimo
il Copritore Interno.
Se
i locali disponibili sono invece di dimensioni ridotte, e/o il numero dei
Fratelli presenti appena o poco più sufficiente per lo svolgimento dei Lavori,
il corteo sarà ridotto, nell'ordine, al Maestro delle Cerimonie, alle tre Luci,
(M.V., 1° Sorvegliante e 2° Sorvegliante), al Copritore Interno.
Gli
altri Dignitari e Ufficiali saranno già stati fatti entrare insieme ai loro
pari-grado.
Rito di Apertura
dei Lavori in Gradi di Apprendista Libero Muratore
IL
MAESTRO VENERABILE, NEL SILENZIO più assoluto, rimanendo seduto, prende con la
destra il maglietto contemporaneamente ai sorveglianti e lo appoggia sul cuore.
M.
Ven.
Fratelli, assistetemi ad aprire i Lavori. Fratello 1° Sorvegliante, qual è il
primo dovere di un Sorvegliante in Loggia?
1°
Sorv. Il
primo dovere è quello di assicurarsi che il Tempio sia debitamente coperto.
M.
Ven. Assicuratevene, Fratello mio.
1°
Sorv. (Sommessamente). Fratello Copritore, fate il vostro dovere.
Il Copritore Interno, spada in pugno, chiude la
porta del Tempio e NE depone la chiave sulLO SCRANNO del 1° Sorvegliante
Cop.
Int. Fratello 1°
Sorvegliante, il Tempio è debitamente coperto.
1°
Sorv. Maestro
Venerabile, il Tempio è debitamente coperto.
M.
Ven. Fratello
1° Sorvegliante, qual è il secondo dovere di un Sorvegliante in Loggia?
1°
Sorv. È
quello di assicurarsi che tutti i presenti siano Fratelli Liberi Muratori.
M.
Ven. Assicuratevene,
Fratelli 1° Sorvegliante e 2° Sorvegliante.
1°
Sorv. (*)
Fratelli, in piedi.
I
Fratelli delle DUE Colonne eseguono. Il 1° e il 2° Sorvegliante si alzano,
stando all'Ordine, partendo da Occidente, passano in rassegna le rispettive
colonne mentre i fratelli, che tengono la testa rivolta al loro sorvegliante, si
pongono all'Ordine man mano che questi giunge alla loro altezza. i Sorveglianti,
ultimata la rassegna, tornano ai loro posti e vi restano in piedi.
2°
Sorv.
Fratello 1° Sorvegliante, dai Segni che danno, riconosco tutti coloro che
compongono la Colonna di Settentrione come Liberi Muratori.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, dai segni che danno, riconosco tutti coloro che compongono
le due Colonne come Liberi Muratori.
Il
M. Ven. si alza e si mette all'Ordine insieme con i Fratelli che siedono
all'Oriente.
M.
Ven. Per chi
siede all'Oriente rispondo io.
(*)
Fratelli, sedete.
Fratello
2° Sorvegliante, qual è il dovere del Copritore Esterno?
2°
Sorv.
Allontanare i profani e partecipare alla preparazione dei Candidati.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, qual è il dovere del Copritore Interno?
1°
Sorv.
Ammettere i Liberi Muratori, ricevere i Candidati ed obbedire agli ordini del 2° Sorvegliante.
M.
Ven. Fratello
1° Sorvegliante, qual è il dovere del 2° Diacono?
1°
Sorv. Stare
alla destra del 1° Sorvegliante e portare gli ordini del Maestro Venerabile dal
1° al 2° Sorvegliante.
M.
Ven. Fratello
1° Sorvegliante, qual è il dovere del 1° Diacono?
1°
Sorv. Stare
alla destra del Maestro Venerabile, portare i suoi ordini al 1° Sorvegliante ed
agli altri Dignitari e Ufficiali, qualora
occorra;
attendere i messaggi del 2° Diacono.
M.
Ven.
Fratello 2° Sorvegliante, qual è il vostro dovere?
2°
Sorv. Stando
a Meridione, osservare il Sole al suo Meridiano, chiamare i Fratelli dal Lavoro
alla Ricreazione e dalla Ricreazione al Lavoro.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, qual è il vostro dovere?
1°
Sorv. Stando
ad Occidente, osservare il corso del Sole e chiudere il Tempio secondo l'ordine
del Maestro Venerabile, dopo aver accertato che ogni Operaio abbia avuto ciò
che gli è dovuto.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, perché il Maestro Venerabile siede all'Oriente?
1°
Sorv. Come
il Sole, apparendo ad Oriente per dare inizio al giorno, illumina la Terra, così
il Maestro Venerabile, sedendo all'Oriente per dirigere i Lavori, istruisce i
Fratelli col lume
della
propria scienza muratoria.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, a che ora gli Apprendisti Liberi Muratori hanno
consuetudine di aprire i loro Lavori?
1°
Sorv. A
Mezzogiorno, Maestro Venerabile.
M.
Ven.
Fratello 2° Sorvegliante, che ora è?
2°
Sorv. Mezzogiorno in punto.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, qual è la vostra Età muratoria in Grado di
Apprendista?
1°
Sorv. Tre
anni, Maestro Venerabile.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, a che scopo ci riuniamo?
1°
Sorv. Per
edificare Templi alla Virtù, scavare oscure e profonde prigioni al vizio e
lavorare al Bene e al Progresso dell'Umanità.
M.
Ven. (*)
Fratelli, in piedi e all'Ordine.
Il
Maestro delle Cerimonie si reca dal 1° Sorvegliante e lo accompagna -
precedendolo - all'Ara, dove si pone alla sua sinistra. Il 1° Sorvegliante dà
il Segno, apre il libro della Legge Sacra - prima pagina del Vangelo di Giovanni
- vi sovrappone la squAdra al Compasso, dà di nuovo il Segno e torna al suo
posto sempre preceduto dal Maestro delle Cerimonie. Anche il Maestro delle
Cerimonie torna al suo posto.
M.
Ven. (*)
Fratelli, sedete. (Pausa
di 5”).
Fratelli 1° Sorvegliante e 2° Sorvegliante, giacché in grazia dell'Ora e
dell'Età è tempo di aprire i nostri Architettonici Lavori, avvertite i
Fratelli delle vostre Colonne che, nel corso dei medesimi, non è più permesso
ad alcuno di passare dall'una all'altra Colonna e di intrattenersi in questioni
di politica e di religione. Non è inoltre permesso ad alcuno di coprire il
Tempio senza che ciò gli venga consentito. Tutto,
in questo Tempio, deve essere serietà, senno, benefizio e giubilo.
1°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Meridione, giacché in grazia dell'Ora e dell'Età è
tempo di aprire i nostri Architettonici Lavori, vi avverto che, nel corso dei
medesimi, non è più permesso ad alcuno di passare dall'una all'altra Colonna e
di intrattenersi in questioni di politica e di religione. Non è inoltre permesso ad alcuno di coprire il Tempio
senza che ciò gli venga consentito. Tutto, in questo Tempio, deve essere serietà, senno,
benefizio e giubilo.
2°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Settentrione, giacché in grazia dell'Ora e dell'Età
è tempo di aprire i nostri Architettonici Lavori, vi avverto che, nel corso dei
medesimi, non è più permesso ad alcuno di passare dall'una all'altra Colonna e
di intrattenersi in questioni di politica e di religione. Non è inoltre
permesso ad alcuno di coprire il Tempio senza che ciò gli venga consentito. Tutto,
in questo Tempio, deve essere serietà, senno, benefizio e giubilo.
M.
Ven. (*)
Fratelli, in piedi e all'Ordine. (Pausa
di 5”). (***)
Alla Gloria del Grande Architetto dell'Universo - in nome della LIBERA MURATOria
Universale - sotto gli auspici del Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani
- per i poteri a me conferiti - dichiaro aperti i Lavori in Grado di Apprendista
di questa Rispettabile Loggia ... n. ... all'Oriente di ....
1°
Sorv. (*** Alza la Colonnina).
2°
Sorv. (*** Abbassa la Colonnina).
Il
Maestro Venerabile e i Sorveglianti scendono dai loro scRanni e si avvicinano ai
candelabri posti al centro del Tempio. il Maestro delle cerimonie porge il
lucignolo - acceso al testimone - al Maestro Venerabile.
Il
m. ven. accende il primo cero
M.
Ven. Che la
Sapienza illumini il nostro Lavoro.
Il
M. Ven. passa il lucignolo al 1° Sorvegliante il quale accende il secondo cero.
1°
Sorv. Che la
Bellezza lo irradi e lo compia.
Il
1° Sorv. passa il lucignolo al 2° Sorv. il quale accende il terzo cero.
2°
Sorv. Che la
Forza lo renda saldo.
Il
2° Sorv. passa il lucignolo al maestro delle cerimonie che lo spegne.
Ex
Ven. (O, in assenza, l'Oratore)
Per il bene dell'Umanità e Alla Gloria del Grande Architetto
dell'Universo.
Il
Maestro Venerabile ed i Sorveglianti tornano ai loro posti. Il Maestro delle
cerimonie traccia o colloca il quadro di loggia fra i tre candelabri.
M.
Ven. A me,
Fratelli, per il Segno e per la Batteria ***.
Fratelli,
sedete. Fratello Segretario, vi prego di leggere la Tavola Architettonica
tracciata nella precedente Tornata.
Il
Segret. legge, in piedi, salvo contraria concessione.
A
lettura ultimata.
M.
Ven.
Fratelli 1° Sorvegliante e 2° Sorvegliante, avvertite i Fratelli delle vostre
Colonne che, se non trovassero il tenore della Tavola in conformità col Disegno
tracciato nella precedente Tornata o se avessero osservazioni da fare, la parola
è concessa.
1°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Meridione, se qualcuno non trovasse il tenore della
Tavola in conformità col Disegno tracciato nella precedente Tornata o se avesse
osservazioni da fare, può chiedere la parola.
2°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Settentrione, se qualcuno non trovasse il tenore
della Tavola in conformità col Disegno tracciato nella precedente Tornata o se
avesse osservazioni
da
fare, può chiedere la parola.
Terminate le osservazioni, dopo che il Segretario ha
preso nota delle eventuali correzioni da citare nella Tavola della Tornata in
corso, quando più nessuno chiede la parola.
2°
Sorv. Fratello 1°
Sorvegliante, la mia Colonna tace.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, le Colonne tacciono.
M.
Ven.
Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
Orat.
Propongo che la Tavola venga posta ai voti per l'approvazione.
M.
Ven. I
Fratelli che approvano la Tavola alzino la mano sinistra al colpo del mio
Maglietto (*).
I
Fratelli che approvano alzano la mano sinistra facendola ricadere a piatto sulla
coscia.
M.
Ven. La
Tavola è approvata dai Fratelli di Loggia.
Il
M. delle Cerimonie porta al M. Ven. e successivamente all'Oratore, per la firma,
la Tavola che poi riconsegna al Segretario, il quale vi appone la propria.
M.
Ven.
Fratello Maestro delle Cerimonie, osservate se nella sala dei Passi Perduti vi
sia qualche Fratello che chieda di entrare e introducetelo nella debita forma.
Il
M. delle Cer., se vi sono Fratelli alla porta, ne annuncia i nomi e le
qualiFiche massoniche, introducendo prima gli Apprendisti, poi i Compagni d'Arte
ed infine i Maestri. Se non vi è alcun Fratello.
M.
Cer. Maestro
Venerabile, nessun Fratello bussa alla porta del Tempio.
Rituale
di Iniziazione al Grado di Apprendista
Nota
illustrativa
Si
è ripristinata l'usanza di far scoprire al Recipiendario il ginocchio destro e
scalzare il piede sinistro per rimarcare il contatto con l'elemento Terra e
simboleggiare, con l'andatura claudicante, le difficoltà del cammino di
Rigenerazione (Palingenesi). Si fa rispondere al Profano interrogato su che cosa
sappia della Libera Muratoria: «conosco la sua storia e le sue finalità»,
poiché almeno qualche informazione sull'argomento egli deve averla, se la sua
richiesta di Iniziazione è frutto di meditata scelta, anche se non conosce
ancora l'essenza della Libera Muratoria, essenza accessibile solo con una lunga
frequentazione attiva della Loggia e con la libera ricerca interiore.
Si
è ribadito che le Leggi e i Regolamenti dell'Ordine e della Loggia nulla
contengono che sia contrario o non sia in sintonia con i princìpi democratici
sui quali si basano l'Ordinamento costituzionale e le Leggi dello Stato
italiano.
Viene
precisato che l'Iniziazione deve effettuarsi sotto il Triangolo Sacro formato
dall'incontro, sul capo dell'Iniziando, della Spada Fiammeggiante, simbolo del
potere iniziatico del Maestro Venerabile, con le spade dei Sorveglianti.
Si
è ritenuto opportuno mantenere l'uso dei cappucci, al momento in cui il Profano
si toglie la benda; uso che, oltre ad avere un suo significato simbolico, rende
più suggestiva la scopertura di tutti i Fratelli al momento in cui il Profano
chiede la Luce.
Si
è ritenuto opportuno che sia il Maestro delle Cerimonie a cingere del Grembiule
il Neofita ed a consegnargli le due paia di guanti bianchi, mentre il Maestro
Venerabile, tornato al Trono, ne illustra, leggendo il Rituale, la simbologia.
È
stato precisato il momento più opportuno per la Batteria di Gioia e per la
Catena d'Unione.
Il
lungo discorso del Maestro Venerabile è stato diviso fra il Maestro Venerabile,
il 1° Sorvegliante ed il 2° Sorvegliante per consentire alle tre Luci una
maggiore partecipazione alla Cerimonia d'Iniziazione.
Rito di Iniziazione
Il
primo viaggio iniziatico
Il
Profano è accolto, al suo primo ingresso nella Casa massonica, dal Copritore
Esterno a volto scoperto, che lo «affida» al Fratello Esperto, il quale ha il
volto coperto da un cappuccio. Questi lo preparerà per le prove iniziatiche e
lo accompagnerà.
L'Esperto,
per prima cosa, dopo averlo rassicurato con la frase: Sono la vostra guida,
abbiate fiducia in me, lo introduce nel Gabinetto di riflessione, si fa
consegnare tutti i metalli e gli presenta uno stampato per il Testamento
spirituale, stampato sul quale sono scritte le tre domande:
-
Quali sono i doveri dell'Uomo verso l'Ente Supremo?
-
Quali sono i doveri dell'Uomo verso l'Umanità?
-
Quali sono i doveri dell'Uomo verso se stesso?
L'Esperto,
dopo averlo invitato a compilare il Testamento, lascia solo il Recipiendario
alle sue meditazioni e si reca nel Tempio con i metalli che si è fatto
consegnare.
Il
Gabinetto di riflessione.
Nel
Gabinetto di riflessione incomincia la via iniziatica del Profano con un
viaggio, che è il primo dei quattro che lo porteranno finalmente dalle tenebre
dell'ignoranza, morte dello spirito, mediante una rinascita, alla Vera Luce
spirituale, che è quanto egli viene a cercare nella Libera Muratoria.
Il
Gabinetto di riflessione è un locale quadrangolare, simbolicamente orientato,
come il Tempio, sui punti cardinali, con l'ingresso ad Ovest.
Il
pavimento, le pareti e il soffitto del Gabinetto di riflessione sono di colore
nero opaco. Il locale è rischiarato da una candela accesa posta su di un tavolo
accostato alla parete Sud, sul quale sono anche un calamaio con una penna d'oca,
una ciotola con del sale, una con del mercurio, una con dello zolfo, un tozzo di
pane secco, una brocca d'acqua, un teschio
umano
e una ciotola con del grano. Presso il tavolo, uno sgabello. Sulla parete Nord
sono visibili: il segno zodiacale del Cancro, uno scheletro umano e la scritta
V.I.T.R.I.O.L. (Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem),
cioè, «Visita le viscere della terra e, correggendo il cammino, troverai la
pietra nascosta», i simboli alchemici dello zolfo e del sale e del mercurio, un
triangolo con un vertice rivolto in basso (simbolo dell'Acqua) e la scritta: Se
la tua anima ha provato spavento (a proseguire, da solo, il cammino della tua
realizzazione senza affidamenti dogmatici) non andare oltre (l'Iniziazione
liberomuratoria
non è per te).
Sulla
parete Ovest, sopra la porta munita di spioncino, il segno zodiacale della
Bilancia, un triangolo con un vertice in alto, tagliato da una barra orizzontale
(simbolo dell'Aria) e la scritta: Se la curiosità ti ha condotto qui: ESCI.
Sulla
parete Sud vi sono: il segno zodiacale del Capricorno, una falce furlana, una
clessidra, una finestrella, aperta la quale, appare uno specchio e, sullo
specchio, tratteggiato, un teschio umano; un triangolo con un vertice in basso
tagliato da una barra orizzontale (simbolo della
Terra)
e la scritta: Se tieni alle distinzioni umane, VATTENE. Sulla parete Est il
segno zodiacale dell'Ariete, un gallo che canta, un triangolo con un vertice in
alto (simbolo del Fuoco) e le scritte: Vigilanza e perseveranza. Se persevererai
sarai purificato dagli
elementi,
uscirai dall'abisso delle tenebre: vedrai la Luce.
Il
Rito
APERTI
I LAVORI IN GRADO DI APPRENDISTA E INTRODOTTI EVENTUALI
VISITATORI
M.
Ven.
Fratello Maestro delle Cerimonie, vogliate preparare il Tempio per il Rito di
Iniziazione.
IL
M. D. C. pone il Tempio nella penombra e lo decora dei seguenti simboli:
Simbolo
della TERRA presso la soglia del Tempio;
Simbolo
dell'ACQUA presso il 2° Sorvegliante;
Simbolo
dell'ARIA presso il 1° Sorvegliante;
Simbolo
del FUOCO presso il Maestro Venerabile.
Pone
poi un bacile d'acqua presso il 2° Sorvegliante, un tripode nel quale sarà
accesa una fiamma presso il maestro venerabile, sposta i tre candelabri dal
centro del Tempio ai lati est, ovest e sud; predispone la coppa delle libagioni.
M.
d. C.
Maestro Venerabile, tutto è disposto per il rito di Iniziazione.
M.
Ven.
Fratello Esperto, consegnate al Fratello Segretario i metalli del profano,
quindi recatevi nel Gabinetto di Riflessione e ritirate il suo Testamento.
Il
Fratello Esperto esegue. Di ritorno, bussa ritualmente; introdotto, resta in
piedi fra le Colonne col Testamento piegato a triangolo ed infilato sulla punta
della spada rivolta verso il Maestro Venerabile. Invitato
da questi, si avvicina e glielo porge. Il M. Ven. legge il Testamento ad alta
voce.
M.
Ven.
Fratelli 1° e 2° Sorvegliante, avvertite i Fratelli delle vostre Colonne che
pongo in discussione il Testamento del profano.
1°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Meridione, il Maestro Venerabile pone in discussione
il Testamento del profano.
2°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Settentrione, il Maestro Venerabile pone in discussione il Testamento del profano.
Terminate
le eventuali osservazioni.
2°
Sorv.
Fratello 1° Sorvegliante, la mia Colonna tace.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, le Colonne tacciono.
M.
Ven.
Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
Oratore
Propongo che il Testamento sia posto ai voti per l'approvazione.
M.
Ven. I
Fratelli che approvano il Testamento alzino la mano sinistra al colpo del mio
Maglietto (*).
Se
la votazione è favorevole.
M.
Ven. Fratello
Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
Oratore
Maestro
Venerabile, in nome della Loggia e a norma delle Leggi che governano il nostro
Ordine, vi chiedo di procedere all'Iniziazione del profano ...
M.
Ven. Maestro
Esperto, recatevi dal profano, informatelo che ci aspettiamo da lui il
superamento delle prove alle quali sarà sottoposto per pervenire alla Luce. Preparatelo come
Il
Fratello Esperto si reca dal profano.
Esperto
Sarete sottoposto ad alcune prove. L'Istituzione,
della quale desiderate far parte, si aspetta da voi coraggio e fiducia,
condizioni essenziali perché possiate ricevere la Luce.
Lasciate
che vi prepari.
Il
Fratello Esperto gli fa scomporre le vesti, denudare il ginocchio destro e
scalzare il piede sinistro, gli pone una benda sugli occhi e un cappio intorno
al collo, quindi lo conduce alla porta del Tempio, dove lo invita a bussare con
diversi colpi, energici.
Coprit.
Fratello 2° Sorvegliante, si batte da profano alla porta del Tempio.
2°
Sorv.
Fratello 1° Sorvegliante, si batte da profano alla porta del Tempio.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, si batte da profano alla porta del Tempio.
M.
Ven. Fratello
1° Sorvegliante, chiedete chi osa battere in tal modo, disturbando i nostri
Architettonici Lavori.
Nel
caso di ricevimento di profani, la custodia del Tempio, normalmente affidata al
1° Sorvegliante, dipende dal 2° Sorvegliante.
1°
Sorv.
Fratello 2° Sorvegliante, chiedete chi osa battere così.
2°
Sorv.
Fratello Copritore, chiedete chi osa battere così.
Il
Fratello Copritore SI INFORMA, richiude LA PORTA e si reca dal 2° Sorv.
Coprit.
È il
Fratello Esperto che conduce un profano.
2°
Sorv. Fratello
1° Sorvegliante, è il Fratello Esperto che chiede di introdurre un profano.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, è il Fratello Esperto che chiede di introdurre un profano.
M.
Ven. Un
profano alla porta del Tempio? Potrebbe essere un nemico... Fratelli armatevi e state in guardia.
Tutti
i Fratelli impugnano la spada con la sinistra.
M.
Ven.
Fratello Copritore, chiedete al Fratello Esperto perché vuole introdurre un
profano fra noi.
Il
CoprITORE socchiude la porta e si rivolge all'Esperto.
Coprit.
Fratello Esperto, perché volete introdurre un profano fra noi?
Esperto
Perché
desidera ricevere la Luce, essendo uomo libero e di buoni costumi.
Il
Copritore richiude la porta, si reca dal 2° Sorv. e gli riferisce la risposta a
bassa voce.
2°
Sorv.
Fratello 1° Sorvegliante, il Fratello Esperto chiede di introdurre un profano,
uomo libero e di buoni costumi, che cerca la Luce.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, il Fratello Esperto conduce un profano, uomo libero e di
buoni costumi, che cerca la Luce.
M.
Ven. Fratello
Copritore Interno, poiché è libero e di buoni costumi, domandategli nome,
cognome, età, professione e domicilio.
Il
Copritore, senza attendere altri ordini, apre la porta ed esegue; richiude la
porta, si reca dal 2° Sorvegliante e gli trasmette a bassa voce la risposta.
2°
Sorv.
Fratello 1° Sorvegliante, il profano si chiama ..., ha ... anni, è di
professione ... ed è domiciliato a ...
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, il profano si chiama ..., ha ... anni, è di professione ...
ed è domiciliato a ...
M.
Ven.
Introducete il profano nel Tempio.
Musica
in sottofondo. L'Esperto conduce il profano fra le Colonne e rimane al suo fianco.
Il
Copritore chiude la porta, quindi punta la spada al cuore del Candidato.
M.
Ven.
Profano, siete nel Tempio dei Liberi Muratori. Cosa sentite sul petto?
Il
profano risponde.
M.
Ven. È la
punta di una spada. La spada che è puntata in direzione del vostro cuore -
sempre pronta a punire gli spergiuri - è il simbolo del rimorso che vi torturerà
se tradirete questa Istituzione Iniziatica della quale volete entrare a far
parte, o se ne avete chiesto l'ammissione allo scopo di servirvi della Libera
Muratoria per ottenere vantaggi
Il
Copritore ritira la spada e torna al suo posto.
M.
Ven.
Profano, che cosa avete sugli occhi?
Profano
(Lo suggerisce l'Esperto).
Una benda.
M.
Ven. La
benda che copre i vostri occhi è il simbolo delle tenebre nelle quali si trova
l'uomo, dominato dalle passioni e immerso nell'ignoranza e nella superstizione.
La Libera Muratoria potrà aiutarvi a sciogliere codesta benda, ma prima dovrete
dimostrarci la vostra buona volontà, rispondendo lealmente alle domande che vi
rivolgerò. Siete disposto?
Il
Profano risponde
M.
Ven.
Profano, che cosa volete da noi?
Profano
(Lo suggerisce l'Esperto).
La Luce.
M.
Ven.
Dichiarate sul vostro onore che venite a chiedere la Luce Massonica liberamente
e spontaneamente, con disinteresse e spirito di sacrificio, per il vostro e per
il nostro perfezionamento?
Profano
(Lo suggerisce l'Esperto).
Lo dichiaro sul mio onore.
Dovendosi
procedere all'Iniziazione di un altro profano, il Maestro Venerabile invita
l'Esperto a condurre il primo candidato nella sala dei passi perduti,
affidandolo al Maestro delle Cerimonie, che funziona da Secondo Esperto, fino a
quando sarà fatto rientrare nel Tempio per la prosecuzione del Rito.
Il
Rito sarà svolto da capo per il secondo candidato, che nel frattempo si trovava
nel Gabinetto di Riflessione.
Allorché
il rito di Iniziazione del secondo profano sarà giunto a questo punto, il
Maestro Venerabile inviterà il Copritore Interno a richiamare il primo
candidato accompagnato dal Maestro delle Cerimonie.
M.
Ven.
Profano, che cosa sapete della Libera Muratoria?
Profano
(L'Esperto suggerisce).
Conosco la sua storia e le sue finalità.
M.
Ven. I princìpi
della Libera Muratoria, comuni a tutti i Fratelli sparsi per il mondo e fondati
sulla ragione, rendono quest'Ordine inconfondibile e universale. Tali princìpi
sono immutabili, ma sono anche così perfetti da consentire a ciascuno la piena
libertà nella ricerca del Vero. La Tolleranza, uno di questi princìpi, che noi
consideriamo la prima virtù del Libero Muratore, permette a uomini di carattere
e condizioni diverse di sedere fraternamente in questo Tempio e di lavorare, per
gli stessi scopi, nel più assoluto, affettuoso, reciproco rispetto.
Pausa
di 5“.
M.
Ven. A
questo riguardo debbo rivolgervi una domanda alla quale dovrete dare una franca
e leale risposta: se, una volta ammesso nella nostra Istituzione, trovaste
qualcuno che, per fede religiosa o per altro motivo, avete considerato fino ad
ora un nemico, siete pronto ad abbracciarlo ed a considerarlo un Fratello? Prima
di rispondere, considerate che l'uomo, da voi ritenuto un nemico, essendo qui
fra noi, ha approvato la vostra ammissione ed è pronto ad
abbracciarvi...
Ora rispondete.
Il
Profano risponde
M.
Ven.
Vi è stato detto che, prima di far parte della nostra Istituzione, dovrete
superare alcune prove. Siete pronto ad affrontarle?
Il
Profano risponde
M.
Ven.
Fratello Esperto, fate sedere il profano.
L'Esperto
fa sedere il profano.
M.
Ven.
Profano, prima di ammettervi alle prove abbiamo il dovere di dirvi quale
concetto noi abbiamo di alcuni princìpi etici: che cos'è la Libertà, che cos'è
la Morale, che cos'è la Virtù.
Pausa
di 5”.
1°
Sorv. Per
noi, la Libertà è il potere di compiere o di non compiere certi atti, secondo
la determinazione della nostra volontà. È il diritto di fare tutto ciò che
non è contrario alla legge morale ed alla libertà altrui.
Pausa
di 5”.
2°
Sorv. La
Morale è, per noi, la legge naturale, universale ed eterna che guida ogni uomo
intelligente e libero. Essa ci fa apprendere i nostri doveri e l'uso ragionato
dei nostri diritti e
Pausa
di 5”.
M.
Ven. La Virtù,
che secondo l'etimologia significa Forza, è la capacità di adempiere, in ogni
occasione, ai doveri del proprio stato, nei confronti della Società e della
Famiglia. Essa si esercita con disinteresse e non si arresta né davanti ai
sacrifici né davanti alla morte.
Pausa
di 5”.
1°
Sorv. Al
contrario, il vizio è concessione fatta all'interesse ed alla passione, a spese
del Dovere. Il vizio, quindi, è il pericolo contro il quale bisogna armarsi con
tutte le forze della
È
per mettere un freno alle nostre passioni, per elevarci al di sopra dei vili
interessi, per imparare a calmare l'ardore dei nostri desideri antisociali e
antimorali che ci riuniamo nei
Pausa
di 5”.
2°
Sorv. Noi
lavoriamo senza tregua al nostro miglioramento perché è solo regolando le
nostre inclinazioni e i nostri costumi che perverremo a dare a noi stessi quel
giusto equilibrio che costituisce la Saggezza, cioè la scienza della vita.
Pausa
di 5”.
M.
Ven. Ma tale
Lavoro è penoso e impone molti sacrifici ai quali dovrete sottomettervi, se
sarete ammesso fra noi. Occorre che, consapevole dei vostri difetti, siate
disposto a lavorare
Il
Profano risponde
M.
Ven.
Profano, questa Istituzione ha le sue leggi che impongono doveri reciproci da
osservare. Siccome nessuno vuole imporvi obblighi che non conoscete, la saggezza
di questa Assemblea ha deliberato di dirvi quali saranno i vostri doveri, se
sarete ammesso fra noi. Il primo è quello di percorrere incessantemente la Via
iniziatica tradizionale per il vostro perfezionamento interiore.
Pausa
di 5”.
1°
Sorv. Il
secondo è di praticare la Virtù, di soccorrere i vostri Fratelli, di alleviare
le loro disgrazie e di assisterli, con i vostri consigli e col vostro affetto.
Queste virtù, che nel mondo profano sono considerate qualità rare, sono per
noi soltanto il compimento di un dovere gradito.
Pausa
di 5”.
2°
Sorv. Il
terzo dovere sarà quello di conformarvi alle Leggi dell'Ordine dei Liberi
Muratori e ai Regolamenti di questa Loggia. Posso tuttavia assicurarvi che tali
Leggi e tali Regolamenti non contengono alcunché di contrario ai Princìpi
dell'Ordinamento costituzionale ed alle Leggi dello Stato o che possa essere in
contrasto con la vostra coscienza di uomo libero e giusto.
Pausa
di 5”.
M.
Ven.
Profano, ora che vi abbiamo indicato i doveri di un Libero Muratore, persistete
ancora? Avete la ferma intenzione di affrontare le prove alle quali vi
sottoporremo?
Il
Profano risponde
M.
Ven. Io
debbo esigere da voi una Promessa Solenne sulla coppa delle libagioni.
Acconsentite a prestarla?
Il
Profano risponde
M.
Ven.
Fratello Esperto, fate avvicinare il profano e voi, Maestro delle Cerimonie,
portate la Coppa delle Libagioni.
L'Esperto
fa avvicinare il profano all'Oriente e lo invita a mettersi la mano destra sul
cuore.
Il
M. d. Cer. avanza recando la Coppa.
M.
Ven. (*)
Fratelli, in piedi e all'Ordine.
Pausa
di 5”.
M.
Ven.
Fratello Esperto, porgete la Coppa al profano, e che egli beva.
IL
PROFANO BEVE L'ACQUA DOLCE.
M.
Ven.
Profano, pronunciate con me questa promessa: Mi impegno, sul mio onore, al
silenzio su tutti i particolari relativi alle prove che sto per affrontare.
IL
PROFANO RIPETE LA PROMESSA.
M.
Ven.
Profano, dovete conoscere tutta l'importanza di una Promessa Solenne. Se voi
mancaste alla parola così solennemente data... bevete!
IL
PROFANO BEVE L'ACQUA AMARA.
M.
Ven. Quel
liquido, che da dolce è diventato amaro, sia per voi il simbolo dell'amarezza e
dei rimorsi dai quali sarebbe invaso il vostro cuore, se la menzogna avesse
anche solo sfiorato le vostre labbra.
Pausa
di 5”.
M.
Ven. Se
avete qualche dubbio o qualche scrupolo, siete ancora libero di ritirarvi, ma vi
avverto che tra poco non potrete più farlo. Persistete nel voler affrontare le
prove?
Il
Profano risponde
M.
Ven.
Fratelli, sedete. Fratello Esperto, avendo già il profano compiuto il primo
viaggio attraverso la Terra, nel Gabinetto di riflessione, impadronitevi di lui
e fategli compiere il
L'Esperto
farà compiere al Candidato un giro del TemPio in senso orario. Sul suo cammino
saranno posti piccoli ostacoli, mentre i Fratelli produrranno forti rumori e
tintinnio di spade. Al termine del giro, lo conduce davanti al 2° Sorvegliante
sceso dal seggio, e gli fa battere tre colpi con la mano sinistra sulla spalla
destra del 2° Sorv.
2°
Sorv. (Puntando il Maglietto sul petto del Candidato).
Chi è là?
Esperto
Un profano che chiede di essere accolto fra i Liberi Muratori.
2°
Sorv.
Come osa sperarlo?
Esperto
Perché è
libero e di buoni costumi.
2°
Sorv. Se è
libero e di buoni costumi che passi, dopo essere stato purificato dall'Acqua.
L'Esperto
immerge per tre volte la mano sinistra del Candidato nell'acqua, poi la asciuga
e conduce il candidato al centro del Tempio, verso il fondo.
Se
vi è un altro candidato, a questi si fa compiere il secondo viaggio, prima che
cominci il terzo viaggio del primo candidato e così per i successivi viaggi.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, il secondo viaggio è compiuto.
M.
Ven. Profano,
il viaggio simbolico che avete compiuto è il quadro della vita umana. I rumori
che avete udito ricordano le passioni che l'agitano, gli ostacoli che avete
incontrato, le difficoltà che l'uomo incontra e che non può vincere o superare
se non acquisendo quella forza morale che gli permette di lottare contro le
avversità, in grazia, soprattutto, dell'aiuto che trova nel prossimo.
Pausa
di 5”.
M.
Ven.
Fratello Esperto, fate compiere al profano il terzo viaggio.
L'Esperto
esegue. Gli ostacoli sono ridotti come il rumore, limitato al tintinnio delle
spade. L'Esperto, con marcia squadrata destro-centrica, come sempre, conduce il
Candidato dal 1° Sorvegliante sceso dal seggio, e gli fa battere con la mano
sinistra tre colpi sulla spalla destra del 1° Sorv.
1°
Sorv. (Puntando il Maglietto sul petto del Candidato).
Chi è là?
Esperto
Un profano
che chiede di essere accolto fra i Liberi Muratori.
1°
Sorv.
Come osa sperarlo?
Esperto
Perché è libero e di buoni costumi.
1°
Sorv. Se è
libero e di buoni costumi, che passi, dopo essere stato purificato dall'Aria.
L'Esperto
soffia tre volte sulla mano sinistra del profano e lo riconduce al centro del
Tempio.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, il terzo viaggio è compiuto.
M.
Ven.
Profano, avete trovato in questo terzo viaggio meno difficoltà e meno ostacoli.
Essi scompaiono via via sotto il passo dell'uomo che perseveri nel Cammino
iniziatico. Tuttavia egli non si è ancora liberato completamente dalle lotte;
è questo che simboleggia il tenue rumore che avete udito.
Fratello
Esperto, fate compiere al profano il quarto viaggio.
L'Esperto
esegue. Nessun ostacolo e nessun rumore. Il Candidato viene condotto, come
sopra, presso il Maestro Venerabile sceso dal Trono.
Gli
si fanno battere tre colpi con la mano sinistra sulla spalla destra del M. Ven.
M.
Ven. (Puntando il Maglietto sul petto
del Candidato). Chi è là?
Esperto
Un profano che chiede di essere accolto fra i Liberi Muratori.
M.
Ven.
Come osa sperarlo?
Esperto
Perché è
libero e di buoni costumi.
M.
Ven. Se è
libero e di buoni costumi, che passi, dopo essere stato purificato dal Fuoco.
L'Esperto
fa passare per tre volte la mano sinistra del Candidato sulla fiamma, poi lo
riconduce al centro del Tempio.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, il profano ha compiuto il quarto viaggio.
M.
Ven.
Profano, con il Fuoco sono terminate le vostre prove. Possa il vostro cuore
infiammarsi d'amore per i vostri simili: possa questo Amore, simboleggiato dal
Fuoco, improntare le vostre parole, le vostre azioni, il vostro avvenire. Non
dimenticate mai il precetto universale ed eterno: Non fare agli altri ciò che
non vorresti fosse fatto a te, e fa' agli altri tutto il bene che vorresti che
gli altri facessero a te.
Pausa
di 5”.
1°
Sorv.
Profano, l'Ordine Massonico nel quale chiedete di essere ammesso potrà, forse,
un giorno chiedervi di versare il vostro sangue per la propria difesa e per
quella dei Fratelli: se vi esporrete a versare il vostro sangue, che sia sempre
per una causa giusta!
Pausa
di 5”.
2°
Sorv.
Profano, è il momento di mettere in pratica il secondo dovere del Libero
Muratore, ricordate?... soccorrere il proprio Fratello, alleviare le sue
disgrazie, assisterlo con i propri mezzi. Il Libero Muratore compie questo
dovere senza ostentazione ed il suo aiuto rimane avvolto nel segreto. Ma, in
questo momento, non possiamo chiedervi aiuto per un bisognoso, perché non
potete disporre dei vostri mezzi: infatti vi sono stati ritirati i metalli...
Ricordate questo momento quando vi sarà richiesto di donare il superfluo a chi
ne ha bisogno. Come
voi, in questo momento, tutti possono trovarsi senza risorse.
Pausa
di 5”.
M.
Ven.
Profano, io sono disposto a premiare la fermezza che avete dimostrato
nell'affrontare le prove alle quali siete stato sottoposto; tuttavia, è mio
dovere consultare ancora una volta coloro ai quali dovrò unirvi per tutta la
vita e conoscere se essi abbiano obiezioni sulla vostra ammissione. Prima però
voglio che ascoltiate la formula della Promessa Solenne che dovrete prestare.
Fratello Oratore, vogliate leggere la formula della Promessa Solenne.
Oratore
La formula della Promessa Solenne è questa:
Io
... liberamente e spontaneamente, con pieno e profondo convincimento dell'animo,
con assoluta e irremovibile volontà, al cospetto del Grande Architetto
dell'Universo, sul mio onore, solennemente prometto:
di
percorrere incessantemente la via iniziatica tradizionale per il mio
perfezionamento interiore;
di
avere sacri la vita, la libertà, l'onore e la dignità di tutti;
di
soccorrere e confortare i miei Fratelli;
di
difendere chiunque dalle ingiustizie;
di
non professare princìpi contrari a quelli della Libera Muratoria Universale;
di
rispettate scrupolosamente la Carta Costituzionale della Repubblica e le leggi
che alla stessa si conformino;
di
adempiere fedelmente i doveri ed i compiti relativi alla
mia posizione e qualifica nella vita civile.
Lo
prometto.
M.
Ven.
Profano, vi concedo ancora qualche minuto per riflettere. Se, udendo la formula della Promessa Solenne, vi fosse sorto qualche dubbio
nell'animo e non vi sentiste di prestarla,
siete
ancora libero di ritirarvi...
Lunga
pausa di 10”.
M.
Ven.
Profano, siete disposto a prestare la Promessa Solenne?
Il
Profano risponde
M.
Ven. Avete
riflettuto sulla gravità dell'atto che state per compiere e sull'importanza
degli obblighi che state per assumere?
Il
Profano risponde
M.
Ven.
Fratello Esperto, conducete il profano nella Sala dei Passi Perduti, affinché
la Loggia possa definitivamente deliberare sulla sua ammissione.
L'Esperto
esegue
M.
Ven. I
Fratelli che approvano l'ammissione del profano ... alzino la mano sinistra al
colpo del mio Maglietto (*).
Dopo
l'approvazione della Loggia e quando il profano è pronto.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, provvedete a far rientrare il profano.
1°
Sorv.
Fratello 2° Sorvegliante, il Maestro Venerabile dispone che venga fatto
rientrare il profano.
2°
Sorv.
Fratello Copritore Interno, fate rientrare il profano.
IL
COPRITORE ESEGUE
M.
Ven.
Fratelli in piedi ed all'Ordine con la spada in pugno.
L'Esperto
introduce il Candidato ancora bendato ma senza la corda e ricomposto negli
abiti, lo conduce nel mezzo del Tempio, che sarà in penombra. Tutti i Fratelli
indossano il cappuccio e dirigono le spade, impugnate con la sinistra, verso il
Candidato. Inizia la musica.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, provvedete a far togliere la benda che copre gli
occhi del profano.
1°
Sorv.
Fratello Esperto, togliete la benda dagli occhi del profano.
L'Esperto
esegue.
M.
Ven.
Profano, vedete le punte delle spade rivolte verso di voi? Esse simboleggiano la
difesa che avrete da tutti i Fratelli se rimarrete fedele alla Promessa Solenne
e, qualora voi mancaste, la loro solidarietà nel punirvi.
Pausa
di 5”.
M.
Ven.
Acconsentite dunque a prestare la Promessa Solenne?
Il
Profano risponde
M.
Ven. Maestro
delle Cerimonie, con il Fratello Esperto conducete il Candidato all'Ara e voi,
Fratelli, ritirate le spade, tenendole sempre impugnate, con le punte rivolte in
basso e rimanendo all'Ordine.
Il
Maestro delle Cerimonie e l'Esperto conducono il Candidato all'Ara, gli pongono
la mano destra aperta su Squadra e Compasso e Libro della Legge Sacra, gli
mettono nella mano sinistra un altro compasso con le punte rivolte verso il
cuore e lo fanno inginocchiare sul ginocchio destro. Cessa la musica.
M.
Ven. (*)
1°
Sorv. (*)
2°
Sorv. (*)
M.
Ven. Profano,
ripetete con me la Promessa Solenne:
Io
... liberamente e spontaneamente, con pieno e profondo convincimento dell'animo,
con assoluta e irremovibile volontà, al cospetto del Grande Architetto
dell'Universo, sul mio onore, solennemente prometto:
di
percorrere incessantemente la via iniziatica tradizionale per il mio
perfezionamento interiore;
di
avere sacri la vita, la libertà, l'onore e la dignità di tutti;
di
soccorrere e confortare i miei Fratelli;
di
difendere chiunque dalle ingiustizie;
di
non professare princìpi contrari a quelli della Libera Muratoria Universale;
di
rispettate scrupolosamente la Carta Costituzionale della Repubblica e le leggi
che alla stessa si conformino;
di
adempiere fedelmente i doveri ed i compiti relativi alla
mia posizione e qualifica nella vita civile.
Lo
prometto.
IL
MAESTRO VENERABILE LEGGE LA PROMESSA SOLENNE E SI RIVOLGE AL PROFANO.
M.
Ven. Dite:
Lo prometto solennemente.
Profano
Lo prometto solennemente.
M.
Ven. Maestro
delle Cerimonie, conducete il Candidato fra le Colonne.
IL
M.D.CER. accompagna Il Candidato verso il centro del Tempio, quasi in fondo.
Tutti restano all'Ordine.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, che cosa chiedete per il Candidato?
1°
Sorv. La
Luce, Maestro Venerabile.
M.
Ven. Che la
Luce sia al terzo colpo del mio Maglietto (Colpi
lenti ***).
Al
terzo colpo, il Tempio si illumina. Vi
provvederà un Fratello designato in precedenza. I Fratelli si tolgono i cappucci e levano in alto le spade.
M.
Ven. Maestro
delle Cerimonie, accompagnate il Neofita all'Altare.
Il
M.D.CER. accompagna il Candidato e lo fa inginocchiare sul ginocchio destro. Il
Maestro Venerabile scende dal Trono. I due Sorveglianti si pongono ai lati del
Candidato protendendo le loro spade sulla sua testa. Il Maestro Venerabile
impugna la Spada Fiammeggiante e la appoggia sulla testa del Candidato
pronunciando la formula.
LA
MUSICA RIPRENDE MOLTO BASSA.
M.
Ven. Alla
Gloria Del Grande Architetto Dell'Universo – in nome della Libera Muratoria
Universale - sotto gli auspici del Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani
- per i poteri a me conferiti - ti inizio batte
un colpo di Maglietto sulla lama ti costituisco batte un secondo colpo ti creo un
terzo colpo Libero
Muratore.
CONSEGNA
LA SPADA FIAMMEGGIANTE AL MAESTRO DELLE CERIMONIE, porge la mano al NEOFITA, lo
fa rialzare. LO ABBRACCIA E gli dà il triplice bacio, cominciando dalla guancia
sinistra.
M.
Ven. Tu,
ora, sei mio Fratello.
IL
MAESTRO VENERABILE TORNA SUL TRONO. Il MAESTRO DELLE CERIMONIE cinge il Neofita
con il Grembiule.
M.
Ven. Questo
Grembiule è simbolo del Lavoro, primo dovere e massima consolazione dell'Uomo.
Non dovrai mai presentarti in Loggia senza indossarlo. Lo porterai con la
Il
Maestro delle Cerimonie porge al Neofita un paio di guanti bianchi da uomo.
M.
Ven. Accetta
questi guanti che ti offrono i Fratelli: non offuscarne mai il candore: le mani
di un Libero Muratore devono restare sempre pulite.
Il
Maestro delle Cerimonie porge al Neofita un paio di guanti bianchi da donna.
M.
Ven.
Fratello, essendo la nostra Iniziazione solare, le donne non sono ammesse ai
nostri Lavori; tuttavia noi le rispettiamo e le onoriamo. Questi guanti sono
destinati a Colei che rappresenta la tua perfetta polarità contraria, cioè
quella lunare.
Il
1° e il 2° Sorvegliante riprendono i loro posti. Il Segretario presenta al
Neofita il testo della Promessa Solenne per la firma.
M.
Ven.
Fratello, i Liberi Muratori, per riconoscersi fra loro, hanno dei Segni, una
Parola e un Toccamento che devi imparare.
Maestro
delle Cerimonie e Maestro Esperto, accompagnate il Carissimo Fratello ... nella
Sala dei Passi Perduti per istruirlo da Apprendista Libero Muratore. Poi lo
ricondurrete nel Tempio.
Appena
il Neofita è uscito, cessa la musica.
M.
Ven.
Fratelli, riponete le spade e sedete.
Pausa
di 5”.
M.
Ven.
Fratello 2° Sorvegliante, concedo alla Loggia tre minuti di ricreazione.
2°
Sorv. (*)
Fratelli, il Maestro Venerabile concede alla Loggia tre minuti di ricreazione.
M.
Ven. (*)
Fratelli, in piedi e all'Ordine.
Fratello
1° Sorvegliante, fate il vostro dovere.
IL
1° SORV: SI RECA DA SOLO ALL'ARA, dà il Segno, stacca la Squadra dal Compasso,
lascia il Libro aperto e torna al suo posto.
M.
Ven.
Fratelli, sedete.
Compiuta
l'istruzione del Neofita, il Maestro delle Cerimonie ne informa il Maestro
Venerabile.
M.
Ven. (*)
Fratello 2° Sorvegliante, che i Fratelli riprendano il loro posto.
2°
Sorv. (*)
Fratelli, ognuno riprenda il posto che gli spetta.
I
FRATELLI ESEGUONO.
M.
Ven.
Fratelli, in piedi e all'Ordine. I lavori interrotti riprendono Forza e Vigore.
Fratello 1° Sorvegliante, fate il vostro dovere.
IL
1° SORVEGLIANTE SI RECA DA SOLO ALL'ARA, dà il segno, ricompone la Squadra e
il Compasso in Grado di Apprendista e torna al suo posto.
M.
Ven.
Fratelli, sedete.
Il
Neofita bussa da Apprendista. Il Copritore apre e guarda chi ha bussato.
Copritore
(Sottovoce) Fratello 2° Sorvegliante, è il nuovo Iniziato che
chiede di entrare.
2°
Sorv.
Fratello 1° Sorvegliante, è il nuovo Iniziato che chiede di entrare.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, è il nuovo Iniziato che chiede di entrare.
M.
Ven. Che
entri e resti fra le Colonne.
RIPRENDE
LA MUSICA AFFIEVOLENDOSI. Il Copritore apre la porta.
Entrano
ritualmente prima il Maestro delle Cerimonie, poi l'Esperto, poi il Neofita e
restano all'Ordine.
M.
Ven.
Fratello Esperto, mostrate al Neofita la pietra grezza ed insegnategli a
compiere il suo lavoro di Apprendista.
L'Esperto
conduce in Neofita accanto all'Ara e gli fa battere tre colpi sulla pietra
grezza, poi lo riconduce fra le Colonne.
M.
Ven.
Fratello Esperto, accompagnate il Neofita dal 2° Sorvegliante e dal 1°
Sorvegliante affinché si faccia riconoscere come
Apprendista
Libero Muratore.
L'Esperto
conduce il Neofita prima dal 2° Sorvegliante e poi dal 1° Sorvegliante. Essi
gli chiederanno l'Ordine, il Segno, il Toccamento e la Parola Sacra.
Riconduce
il Neofita al centro del Tempio, verso il fondo e si allontana.
2°
Sorv.
Fratello 1° Sorvegliante, l'Ordine, il Segno, il Toccamento e la Parola Sacra
del Neofita sono giusti e perfetti.
1°
Sorv.
Maestro Venerabile, l'Ordine, il Segno, il Toccamento e la Parola Sacra del
Neofita sono giusti e perfetti.
CESSA
LA MUSICA.
M.
Ven. (*)
Fratelli, in piedi e all'Ordine e voi, Fratelli 1° Sorvegliante e 2°
Sorvegliante, assistetemi. (Solennemente).
Alla
Gloria Del Grande Architetto Dell'Universo – in nome della LIBERA MURATORIA
Universale - sotto gli auspici del Grande Oriente d'Italia – PALAZZO
GIUSTINIANI - PER i poteri a me conferiti – PROCLAMO il Fratello ... membro
effettivo di questa Rispettabile Loggia n. ... costituita sotto il titolo
distintivo di ... all'Oriente di ... col Grado di Apprendista LIBERO MURATORE -
Vi invito a
1°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Meridione, vi comunico che il Maestro Venerabile ha
proclamato il Fratello ... Membro effettivo di questa Rispettabile Loggia col
Grado di Apprendista Libero Muratore. Vi
invito a riconoscerlo come tale e a prestargli aiuto ed assistenza in ogni
occasione.
2°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Settentrione, vi comunico che il Maestro Venerabile
ha proclamato il Fratello ... Membro effettivo di questa Rispettabile Loggia,
col Grado di Apprendista Libero Muratore. Vi invito a riconoscerlo come tale e a prestargli aiuto ed assistenza in
ogni occasione.
RIPRENDE
LA MUSICA
M.
Ven. A me,
Fratelli, per il Segno e la triplice Batteria di gioia in onore del nuovo
Fratello. (*** *** ***).
M.d.Cer.
Maestro Venerabile, per conto e insieme al Neofita chiedo di coprire la Batteria
di gioia. (*** *** ***).
M.
Ven. Maestro
delle Cerimonie, accompagnate il nuovo Fratello alla testa della Colonna dei
Compagni d'Arte, il primo posto che gli è riservato oggi. In avvenire egli
siederà secondo la sua anzianità di Iniziazione. E voi Fr. Esp.,
riconsegnategli i metalli.
SI
ESEGUE E CESSA LA MUSICA.
M.
Ven. La
parola al Fratello Oratore.
Al
termine dell'allocuzione dell'Oratore e degli eventuali interventi.
M.
Ven.
Fratelli, formiamo la Catena d'Unione.
Si
esegue senza guanti. Il Neofita alla sinistra del Maestro Venerabile. Il Maestro
Venerabile comunica le Parole Semestrali.
M.
Ven.
Tutto è giusto è perfetto. Fratelli,
riprendiamo i nostri posti, rimanendovi in piedi e all'Ordine.
M.
Ven.
Fratelli sedete (*).
Rituale di
Chiusura dei Lavori
M.
Ven.
Fratelli 1° Sorvegliante e 2° Sorvegliante, chiedete ai Fratelli delle vostre
Colonne se hanno da presentare proposte per il Bene dell'Ordine in generale o di
questa Loggia in
1°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Meridione, se qualcuno deve presentare proposte per
il bene dell'Ordine in generale o di questa Loggia in particolare, può chiedere
la parola.
2°
Sorv.
Fratelli della Colonna del Settentrione, se qualcuno deve presentare proposte
per il bene dell'Ordine in generale o di questa Loggia in particolare, può
chiedere la parola.
Al
termine di eventuali interventi.
2°
Sorv.
Fratello 1° Sorvegliante, la mia Colonna tace.
1°
Sorv. Maestro
Venerabile, le Colonne tacciono.
M.
Ven.
Fratello Oratore, vi prego di darci le vostre conclusioni.
Al
termine delle conclusioni dell'Oratore.
M.
Ven.
Fratello Maestro delle Cerimonie, fate passare il Sacco per le Proposte Tacite
ed il Tronco della Vedova.
Il
Maestro delle Cerimonie esegue: col sacco per le proposte tacite – sacco rosso
- ed il tronco della vedova - sacco nero - procede nel tempio in senso orario -
dopo avere messo per primo, e come tutti faranno, la mano sinistra nuda e chiusa
nei due sacchi e ritirandola ancora chiusa dal sacco nero, e aperta dal sacco
rosso, soffermandosi - nell'ordine - presso il maestro venerabile, il 1°
sorvegliante, il 2° sorvegliante, l'oratore, il segretario, il tesoriere, i
fratelli all'oriente, i Fratelli della Colonna del meridione, i Fratelli della
Colonna del settentrione, il copritore interno - porta i due sacchi alla
cattedra del maestro venerabile - il sacco rosso vi sarà rovesciato - il sacco
nero vi verrà deposto - il maestro venerabile trattiene il sacco nero «sotto
maglietto» - sovrapponendovi per un istante il maglietto - poi lo fa recapitare
dal maestro delle cerimonie all'oratore - rimandando il conteggio dell'oratore e
la consegna all'elemosiniere a dopo la chiusura dei lavori - il maestro delle
cerimonie torna al suo posto.
Orat.
Maestro Venerabile, il Tronco della Vedova ha fruttato tre e più mattoni per la
costruzione del Tempio.
Questo
può essere il momento adatto per comporre la catena di unione.
M.
Ven.
Fratelli 1° Sorvegliante e 2° Sorvegliante, assistetemi a chiudere i Lavori.
Fratello 2° Sorvegliante, perché occupate codesto
posto in Loggia?
2°
Sorv.
Per osservare il Sole al suo tramonto e rimandare gli Operai dal Lavoro alla
Ricreazione per il bene dell'Ordine e dell'Umanità.
M.
Ven.
Fratello 2° Sorvegliante, dove siede il Fratello 1° Sorvegliante?
2°
Sorv. Ad
Occidente, Maestro Venerabile.
M.
Ven. Fratello
1° Sorvegliante, a qual fine occupate codesto posto in Loggia?
1°
Sorv. Come
il Sole tramonta in questo punto per chiudere il giorno, così il 1°
Sorvegliante siede ad Occidente per chiudere la Loggia, pagare gli Operai e
mandarli via contenti e soddisfatti a gloria ed onore dell'Ordine.
M.
Ven.
Fratello 1° Sorvegliante, gli Operai sono contenti?
I
fratelli annuiscono volgendo il capo verso Il 1° Sorvegliante che osserva le
Colonne.
1°
Sorv. Tanto
quelli dell'una quanto quelli dell'altra Colonna manifestamente lo attestano.
M.
Ven.
Fratello 2° Sorvegliante, qual è la vostra età muratoria in Grado di
Apprendista?
2°
Sorv. Tre
anni, Maestro Venerabile.
M.
Ven. Fratello
2° Sorvegliante, a che ora i Fratelli Liberi Muratori hanno consuetudine di
terminare i Lavori?
2°
Sorv.
A mezzanotte, Maestro Venerabile.
M.
Ven.
Fratello 2° Sorvegliante, al momento, che ora è?
2°
Sorv.
Mezzanotte in punto.
Il
1° Diacono riceve, nel modo prescritto, dal Maestro Venerabile la Parola Sacra
- procedendo in senso orario si reca dal 2° Sorvegliante – gliela trasmette
allo stesso modo e torna al suo posto - Il 2° Diacono si reca dal 2°
Sorvegliante - ne riceve la Parola Sacra - e procedendo in senso orario, si reca
dal 1° Sorvegliante e gliela trasmette - poi torna al suo posto.
1°
Sorv. Maestro
Venerabile, tutto è giusto e perfetto.
M.
Ven. (*)
Fratelli, in piedi e all'Ordine.
I
Fratelli eseguono. Il Maestro delle Cerimonie si reca dal 1° Sorvegliante e lo
accompagna all'Ara precedendolo. Il 1° Sorvegliante dà il Segno, chiude il
Libro della Legge Sacra e vi sovrappone Squadra e Compasso chiuso. Dà di nuovo
il Segno e torna alla sua Cattedra, sempre preceduto dal Maestro delle
Cerimonie, il quale poi torna al suo posto.
M.
Ven. (***)
Alla Gloria Del Grande Architetto Dell'Universo – in nome della LIbera
Muratoria Universale - sotto gli auspici del Grande Oriente d'Italia - Palazzo
Giustiniani - per i poteri a me conferiti - dichiaro chiusi i Lavori in Grado di
Apprendista - di questa Rispettabile Loggia … n. … all'Oriente di … ed
ordino al 1°
Sorvegliante
di chiudere la Loggia. A me, Fratelli, per il Segno PAUSA
e la Batteria (***).
Dopo
la batteria, i fratelli non debbono tornare all'ordine.
1°
Sorv. Fratelli
delle due Colonne, per ordine del Maestro Venerabile chiudo la Loggia. (*** Attenuati
e abbassa la colonnina).
2°
Sorv. La
Loggia è chiusa fino al giorno ... salvo contrario avviso.
(***
Ancora più attenuati e alza la colonnina).
M.
Ven.
Fratelli, vi esorto a mantenere il riserbo sui Lavori compiuti.
Fratello
Maestro delle Cerimonie, spegnete le tre Luci e riponete (o cancellate) il
Quadro di Loggia.
IL
MAESTRO DELLE CERIMONIE ESEGUE CONTEMPORANEAMENTE ALLO SPEGNIMENTO DELLE LUCI.
2°
Sorv. Che la
Luce della Forza resti nei nostri cuori.
1°
Sorv. Che la
Luce della Bellezza resti nei nostri cuori.
M.
Ven. Che la
Luce della Sapienza resti nei nostri cuori.
Il
M. delle Cer. torna al suo posto.
M.
Ven.
Fratelli, separiamoci in pace.
Dignitari
e Ufficiali depongono, all'unisono col Maestro Venerabile, le insegne e gli
strumenti di lavoro.
M.
Ven. Fratello
Maestro delle Cerimonie, provvedete a fare uscire ordinatamente i Fratelli dal
Tempio.